Il passaggio definitivo al sistema Porta a Porta è stato completato su tutto il territorio DT3, nei Comuni della Ex-Provicnia di Prato, più i Comuni di Agliana, Quarrata, Montale, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, il sistema adottato è un porta a porta completo, mentre nei Comuni di Signa e Calenzano, è stato adottato un sistema di raccolta misto con la divisione in zone del Comune dove per le frazioni dell’organico e del residuo vi sono dei cassonetti di ultima generazione apribili con chiave personale dagli utenti. Le azioni implementate hanno portato notevoli risultati tangibili in termini di gestione della raccolta differenziata, a seguire si riportano alcuni dati riferibili al Comune di Prato e ad altri territori serviti da Alia
Il 17 gennaio 2020 Alia ha siglato, con RT, Arpat, associazioni di categoria, un protocollo di intesa “Patto per il tessile” secondo il quale dovrà essere creato un tavolo per l’economia circolare della filiera tessile, inoltre a questo scopo ci sono contatti con aziende per studiare sistemi innovativi di riciclo e riuso degli scarti tessili.
Sistema per il recupero dell’olio vegetale esausto (CER 200125: oli e grassi commestibili) attraverso un sistema di raccolta basato sull’utilizzo di contenitori da 3 litri direttamente consegnati alle utenze e riconsegnati dalle stesse ai centri di raccolta, dove vengono resi per un successivo utilizzo. Sistema pulito e pratico largamente accettato dai cittadini che permette sia una maggior tutela della risorsa idrica sia il recupero dell’olio, una risorsa ad elevato contenuto energetico, con l’avvio alla produzione di manufatti, di biocarburanti o di energia grazie alla possibile combustione diretta.
Il“Piano dell’uso del verde pubblico”, contenuto all’interno del “Regolamento del verde pubblico e privato”, definisce la natura di ogni singola area per caratteristiche specifiche e ha come obiettivo quello di rimettere al centro degli spazi le persone ed il loro modo di viverli. Per ogni area verde viene individuato un target di utenti prevalenti e vengono pianificati gli interventi cercando di andare incontro alle loro esigenze individuate. Ogni area verde è quindi adibita a funzioni specifiche regolamentate (ad es. giochi per bambini, aree relax, aree sportive, area sgambatura cani ecc.) opportunamente attrezzata e mantenuta di conseguenza. Questo facilita la vivibilità degli spazi, la loro manutenzione, la sicurezza, la socialità e l’aggregazione.
GIDA gestisce l’impianto di affinamento di acqua depurata, in funzione presso l’impianto di depurazione di Baciacavallo, per il recupero ai fini del riutilizzo delle acque reflue, al fine di affrontare tempestivamente la carenza idrica e salvaguardare la risorsa. La rete di distribuzione di GIDA si estende per 60 km e rifornisce il Macrolotto industriale, la città di Prato e la zona industriale di Montemurlo. Attualmente l’acqua è utilizzata dalle industrie, per lo spegnimento degli incendi, per il lavaggio della flotta mezzi di CAP.
(A) Nasce l’Organo di Assicurazione Qualità e Ricerca connesso con il Sistema Gestione Ambientale: investimenti per il rinnovo della strumentazione di laboratorio più innovativa ed efficiente, l’innovazione dei sistemi di analisi per il controllo della qualità chimico biologica dell’acqua e l’ottimizzazione dei processi grazie a database dove vengono convogliati i dati. (B) Si realizza una sinergia con l’Università di Firenze per la creazione di un laboratorio congiunto d’eccellenza.
Lo studio degli inquinanti della falda pratese è proseguit ed è in continua implementazione, ha portato inoltre alla recente realizzazione di una specifica pubblicazione sul tema dal titolo “La falda di Prato. Indagine e modellizzazione dell’acquifero”(Edizione Polistampa. 2019), parte de “I volumi della qualità” di Publiacqua, un volume che ha l’obiettivo di presentare lo stato idrico ed ambientale della falda di Prato, un acquifero di grande interesse nell’ambito delle risorse idriche del medio Valdarno. https://www.publiacqua.it/sites/publiacqua/files/la_falda_di_prato.pdf
I fontanelli installati nel Comune di Prato risultato attivi ed utilizzati dalla popolaizone, l’importanza del progetto e l’attenzione a questo tema è confermata dalla volontà di implementare il numero di fontanelli. Sono infatti 9 quelli ad oggi presenti a Prato ma l’obiettivo nel medio periodo è quello di installarne di nuovi fino a raggiungere il numero di 13
Realizzazione di un’area adibita a parcheggio privato per i residenti della zona intorno al deposito CAP di via del Lazzeretto con ristrutturazione della viabilità limitrofa annessa
Contestualmente alla realizzazione del parcheggio per i residenti, è stata ampliata l’area dell’officina CAP di via del Lazzeretto con la realizzazione di un parcheggio bus con oltre 20 stalli e l’inizio dei lavori per la ristrutturazione dell’area tecnica e amministrativa
Si sono conclusi i lavori di costruzione dei 4 lotti edilizi per un totale di 125 unità abitative nella zona di via del Romito, via Livi, via Paoletti. Le vendite sono quasi concluse.
GIDA si propone di implementare le sinergie con altri soggetti e di realizzare accordi per utilizzo dell’acqua depurata ad esempio per l’irrigazione delle aree verdi urbane, nelle operazioni di lavaggio strade oltre a voler estendere la rete infrastrutturale per raggiungere un maggior numero di soggetti (ad es. centri commerciali o civili abitazioni in eventuali cicli duali di acqua non potabile, ad es. per wc).
Progetto sperimentale ed innovativo, realizzato su una superficie di circa 500-1000 mq, in grado di trattare reflui provenienti da percolati di discarica, sistema per adesso studiato solo in pilot scale ma non in full scale.
L'intervento prevede l'installazione di un impianto di essiccamento termico a bassa temperatura e di un gruppo di cogenerazione a gas naturale. In sintesi il progetto prevede: - un impianto di essiccamento termico in grado di trattare 10.000 ton/y di fanghi disidratati - la realizzazione dell'edificio in cui sarà collocato l'essiccatore - una torre di raffreddamento - un sistema di trattamento dell'aria esausta composto da scrubber doppio stadio e biofiltro - un sistema di cogenerazione alimentato a gas naturale con potenzialità termica < 1MW - i collegamenti per alimentare l'essiccatore con i cascami termici dell'essiccatore - i collegamenti per sfruttare l'energia elettrica prodotta dai cogeneratori - opere architettoniche di mitigazione - sistemazione delle aree, della viabilità ed opere a verde.
Le lavorazioni hanno previste hanno come obiettivo il miglioramento delle performance ambientali, con aumento della portata trattabile dall'impianto di depurazione e riduzione delle portate di bypass in condizioni di pioggia, e consistono sinteticamente in: • Adeguamento delle sezioni di grigliatura grossolana e fine; • Adeguamento dell’equalizzazione fuori linea; • Interventi civili al comparto di denitrifcazione; • Adeguamento del processo biologico a Cicli alternati; • Adeguamento del locale compressori e sistemi di fornitura d’aria; • Realizzazione nuova platea chemicals; • Nuova sezione di addensamento fanghi dinamico • Adeguamento centrifuga e pozzo surnatanti; • Impianto elettrico.
Le lavorazioni hanno previste hanno come obiettivo il miglioramento delle performance ambientali, con aumento della portata trattabile dall'impianto di depurazione e riduzione delle portate di bypass in condizioni di pioggia, e consistono sinteticamente in: • Nuovo sistema di ripartizione ai chiarificatori secondari; • Ripristino funzionalità e interventi di miglioria sedimentatori vecchia e nuova linea; • Ripristino funzionalità del sistema di coagulazione flocculazione della vecchia linea; • Adeguamento pozzo fanghi vecchia linea
Le lavorazioni previste consistono sinteticamente in: - Modifiche ai punti emissivi esistenti, denominati E1 ed E3, per il convogliamento dell’aria trattata alla nuova piattaforma; - Realizzazione di una nuova piattaforma di trattamento delle emissioni in atmosfera; - Installazione di sistemi di dosaggio reagenti all’interno di alcune vasche di accumulo; - Impianto elettrico.
I principali interventi sull’infrastruttura sono completati ma vengono costantemente realizzati degli interventi di efficientamento capillare e delle modifiche gestionali con l’obiettivo di massimizzare l’utilizzo delle risorse locali
Dagli anni successivi al 2010 la filosofia alla base di questo progetto è stata portata avanti sia dal Governo nazionale, con varie norme che favoriscono la diminuzione del packaging nei prodotti in vendita nella Grande distribuzione, sino alla normativa che impone l’utilizzo di sacchi e sacchetti in materiale biodegradabile ed a quella che vieta la vendita di prodotti in plastica usa e getta. Per questo motivo il progetto “ECOAQUISTI” non è stato rinnovato o riproposto successivamente al 2010.
Progetto LIFE 07ENV/IT/000474, finalizzato ad ottimizzare l'attuale gestione integrata dei rifiuti inserendo una nuova tecnologia nel sistema di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati. Questo sistema è in grado di recuperare parte dei materiali plastici, evitandone lo smaltimento in discarica, oltre a stimolare la nascita di un'industria di fine-uso, sull'esempio dei mercati asiatici ed europei, mettendo in evidenza la disponibilità di tecnologie idonee nel riuso dei materiali plastici.
Sistematica rimozione dell’amianto dalle coperture di tutti gli edifici di pertinenza, realizzato a partire dagli anni 2005 fino al raggiungimento della bonifica totale negli anni 2015. Totale circa di mq 14.300 di amianto rimosso dalle coperture che ha interessato 584 alloggi di ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) rappresentanti il 40% circa del patrimonio.
Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un sistema di trattamento innovativo per la purificazione di acque reflue provenienti dall’industria tessile e dal civile mediante l’utilizzo di membrane ad ultrasuoni. Le membrane ad ultrafiltrazione hanno un elevato potenziale nella rimozione dei coloranti, particelle e macromolecole dai reflui industriali e consentono il riutilizzo delle acque trattate per nuovi processi.
I principali interventi sull’infrastruttura sono stati completati ma la distrettualizzazione dell’acquedotto cittadino subisce continui aggiornamenti perseguendo l’obiettivo dell’ottimizzazione della risorsa idrica
Intervento di connessione infrastrutturale del sistema dell’acquedotto di Prato, fino all’inizio del 2000 non interconnesso ad altri sistemi e basato esclusivamente sulle risorse presenti in loco, nel sistema idrico metropolitano. Apertura di nuovi campi-pozzi sul territorio pratese con conseguente sensibile miglioramento del servizio ed abolizione delle fasce orarie di erogazione dell’acqua.
Step evolutivo nella dotazione tecnologica dell’impianto per il monitoraggio dei processi biologici nei processi a fanghi attivi, basato sulla misurazione on-line del rateo di nitrificazione, e conseguente efficientamento energetico dell’impianto, risparmio d’energia, miglioramento della qualità dell’effluente, minimizzazione della carbon footprint del processo. Progetto finanziato sul programma LIFE, realizzato in collaborazione con Università Ingegneria di Firenze e società Waste a cui è dedicato una pagina web contenente le informazioni principali, gli stati d’avanzamento, area multimedia per disseminazione del progetto e news d’aggiornamento.
Progetto di ricerca applicata con l’obiettivo di valutare la contaminazione chimica- microbiologica e la produttività nella produzione agricola delle specie da frutto coltivate, attraverso irrigazione, con acque reflue depurate. Realizzato con partner nazionali ed internazionali, in sperimentazione presso gli impianti di GIDA di Baciacavallo e Calice, il progetto partirà a maggio 2016 e terminerà il 30 aprile 2019.Il progetto vuole investigare la composizione dell’acqua depurata, ed ha l’obiettivo ultimo di monitorare gli effetti prodotti dai diversi inquinanti, presenti nell’acqua depurata, sui suoli e sui diversi tipi di colture, con la prospettiva di utilizzare il sistema di depurazione per le colture nei paesi terzi dove scarseggiano la risorse idriche.
Gli obiettivi dell'intervento sono di migliorare l'efficienza e l'efficacia della linea acque, con particolare riferimento al comparto biologico e ai trattamenti preliminari e primari. Sono previsti interventi per la mitigazione delle emissioni odorigene. In sintesi il progetto prevede: - il miglioramento dei trattamenti preliminari e primari - l'installazione di un sistema di diffusori e di miscelatori nelle vasche di ossidazione per l'inserimento di un sistema di trattamento a "cicli alternati" - il miglioramento della sezione di sedimentazione secondaria - un miglioramento complessivo della gestione idraulica e dei flussi - la copertura delle vasche di equalizzazione - la copertura dei trattamenti preliminari e dei relativi canali con l'inserimento di n. 3 impinati di trattamento dell'area esausta con scrubber e biofiltro a cui è convogliata anche l'aria esausta dei pozzetti fanghi della sedimentazione primaria - la copertura e trattamento aria esausta del sistema di pre-trattamento dei fanghi di fosse settiche.
Adeguamento dell'impianto di Baciacavallo - Sostituzione impianto di incenerimento fanghi. La finalità del progetto è di sostituire l'attuale impianto di incenerimento fanghi con un nuovo termovalorizzatore in grado di trattare tutti i fanghi prodotti dagli impianti GIDA, dopo essere stati opportunamente essiccati. L'impianto sarà dotato di un sistema di recupero energetico tramite ORC. In sintesi il progetto prevede: - la realizzazione di un nuovo impianto di trattamento termico in grado di trattare fanghi essiccati con la tecnologia del letto fluido - la linea di bonifica fumi comprendente un ciclone, un filtro a maniche e un lavaggio ad umido doppio stadio - un sistema di recupero energetico dai fumi caldi tramite ciclo ORC - la realizzazione di un capannone per ospitare tutto l'impianto - opere architettoniche di mitigazione - sistemazione delle aree e delle viabilità.
Gli obiettivi dell'intervento sono di migliorare la gestione della linea fanghi rendendo più efficienti i sistemi esistenti ed inserendo nuove sezioni di trattamento. Sono previsti interventi per la mitigazione delle emissioni odorigene. Il progetto prevede di trattare tutti i fanghi prodotti dagli impianti GIDA (Baciacavallo, Calice, Vaiano, Cantagallo e Vernio), che saranno poi inviati al nuovo termovalorizzatore. In sintesi il progetto prevede: - l'inserimento di una sezione di ispessimento dinamico a valle dell'ispessimento statico esistente - l'inserimento di una sezione di digestione anaerobica mesofila con relativo gasometro e gas cleaning - lo spostamento della sezione di disidratazione esistente in nuovo capannone che ospiterà anche l'essiccamento - la realizzazione di un impianto di essiccamento termico a bassa temperatura - l'invio dei fanghi essiccati al nuovo termovalorizzatore - la realizzazione di un sistema di cogenerazione da 3,4 MWe alimentato con biogas e gas naturale in grado di soddisfare gran parte della richiesta di energia elettrica dell'impianto di Baciacavallo e i cui cascami termici alimenteranno la digestione anaerobica e l'essiccamento - la realizzazione di un impianto di trattamento dell'aria esausta composto da scrubber doppio stadio e biofiltro - la realizzazione di un nuovo capannone - opere architettoniche e di mitigazione - sistemazione della viabilità e delle aree a verde
Durante gli interventi di manutenzione ordinaria del verde urbano viene prodotta una considerevole quantità di scarti organici di potatura che vengono consegnati ad ASM, andando a implementare la materia prima per la realizzazione di biocompost e chiudendo il ciclo della materia in maniera massiva a livello locale. ASM servizi sta pensando di trovare altri sbocchi per sinergie con altri enti per vedere gli scarti sotto forma di cippato da utilizzare negli impianti termici.
Prevista la realizzazione di progetti sperimentali e studi mirati per il recupero ed il riuso dei rifiuti speciali, non solo sui rifiuti tessili come già in atto (vedi progetto descritto su scheda ASM) ma anche per rifiuti come quelli relativi al fine vita del fotovoltaico, agli elettrodomestici e prodotti elettronici (RAEE). Ideazione di metodi, strumenti e reti per massimizzare la possibilità di intercettare i rifiuti, soprattutto in relazione ai cittadini.
Previsti incentivi della Regione Toscana per questo intervento di rimozione e sostituzione che faciliti azioni integrate con importante ritorno dal punto di vista della riduzione delle emissioni. Collegamento con un sistema di formazione degli addetti del settore edilizio mirato su amianto.